Sorsi di…Vini: primo corso degustazione
Ciao, bentrovati e benvenuti alla corte del Principessa!
Quest’anno sta volgendo al termine: è stato un anno ricco di soddisfazioni ed emozioni, nonostante tutto quello che abbiamo vissuto.
Siamo pronti ad accogliere il 2022 con entusiasmo e con la voglia di vivere quello che il futuro ci riserverà. Tante iniziative bollono in pentola per il prossimo anno che non vediamo l’ora di condividere.
Ma perché aspettare? Noi non stiamo più nella pelle, quindi abbiamo deciso di rivelarti un grande progetto a cui stiamo lavorando da mesi.
…rullo di tamburi…
Il nostro primo corso degustazione
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Siamo lieti di annunciarti che a Gennaio 2022 inizierà il primo corso degustazione del Ristorante Principessa, “Sorsi di…Vini: un viaggio nel mondo del vino” e sarà possibile iscriversi da ORA!
Il grandissimo successo delle nostre cene degustazione Bocconi di…Vini ci ha fatto proprio capire che la vostra passione per il vino va ben oltre il voler sorseggiare una buona bottiglia pasteggiando. E ciò ci ha fatto scattare una scintilla ed è partita tutta l’organizzazione.
Sorsi di…Vini
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Fatti accompagnare da Simone Celeghin, Sommelier ed enologo, in un percorso alla scoperta del mondo vitivinicolo e dell’arte della degustazione. Il corso si terrà presso il Ristorante Principessa e sarà articolato in 6 lezioni da 2h30 l’una con cadenza settimanale. Alla fine di ogni lezione degusterai tre calici di vino in tema con l’argomento trattato. Posti limitati!
Scopriamo assieme il programma di “Sorsi di…Vini” che avrà come partner ufficiali due rinomate aziende vinicole venete: Cantina Santa Margherita e Cantine Masi.
Prima lezione – 18 Gennaio ore 18.30: Storia della vite e del vino dalla preistoria ai giorni nostri
Seconda lezione – 25 Gennaio dalle ore 18.30: Tecniche di vinificazione (bianco, rosso, rosato e spumanti)
Terza lezione – 1 Febbraio dalle ore 18.30: Classificazione dei vini per categorie e principali classificazioni internazionali
Quarta lezione – 8 Febbraio dalle ore 18.30: Principali vitigni del centro-nord Italia
Quinta lezione – 15 Febbraio dalle ore 18.30: Principali vitigni del sud Italia e Isole
Sesta lezione – data da definire: Visita presso le cantine Masi
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Ora è tempo di farti conoscere Simone Celeghin, colui che ci guiderà in questo nuovo entusiasmante viaggio alla scoperta del mondo del vino.
Passiamo la parola a Simone, che si è gentilmente concesso ai nostri microfoni ???? per una breve intervista di presentazione.
RP: Simone, come e quando hai deciso di diventare sommelier?
S: In realtà ho deciso di intraprendere la scuola di sommelier mentre frequentavo l’ultimo anno di Agraria specializzando in enologia, stiamo parlando del 1995 e trovai un ciclostile (molto brutto e malfatto peraltro) che promuoveva il primo corso AIS. Chiamai ad un numero fisso (il cellulare era ancora un lusso riservato a pochi) e dall’altra parte della cornetta una voce rassicurante mi descriveva la serietà del corso…e infatti così è stato!
RP: Come descriveresti il tuo lavoro in tre parole?
S: Tre parole: CULTURA: il vino nel bicchiere è solo l’apice di una storia che parte dalla terra e dal territorio….se non si conosce a fondo, si capisce meno della metà di quello che il vino ti sta sussurrando girando nel bicchiere; PASSIONE: conoscere il vino non è solo percepirne le caratteristiche organolettiche, ma è soprattutto percepire la fatica di chi il vino lo produce, con le costanti incognite derivate dalle condizioni esterne (atmosferiche, pedo-climatiche) ; RICERCA: mai fermarsi ai grandi nomi e ai vini famosi. Essere curiosi, provare e mettere il naso ovunque, anche nei prodotti meno soddisfacenti, ricavare il meglio e imparare sempre da ogni vino degustato.
RP: Vino e cibo: qual è il tuo abbinamento preferito?
S: Abbinamento preferito: ne avrei tanti, ma uno che mi ha colpito particolarmente è stato un Sauvignon Colli Orientali del Friuli annata 1999 abbinato a un crostino tiepido con un Foie Gras Made in Italy. Semplicissimo ma superlativo. Quando posso, Amarone e cioccolato fondente…lo trovo rilassante 🙂
RP: Qual è la caratteristica più importante che deve avere un vino per te?
S: Secondo me un vino deve esprimere in pieno le caratteristiche del territorio dove è stato prodotto e, in maniera più poetica che tecnica, sentire la silente voce del produttore che te lo racconta mentre lo degusti.
RP: Se fossi un vino, saresti…
S: Sarei un Sangiovese Toscano: schietto, imprevedibile e che riserva sempre grandi sorprese, nonché adatto all’invecchiamento.
RP: In vino veritas… dicci una verità scomoda. Qual è il peggior vino che hai mai bevuto (senza citare etichetta)?
S: ???? Ricordo un vino bianco fermo dalla dubbia provenienza che riportava una farfalla in etichetta e la bottiglia di un colore blu elettrico inquietante.
RP: A questo punto non possiamo che chiederti qual è la miglior bottiglia che tu abbia mai bevuto…
S: Un vino che ricordo spettacolare è stato il Chianti Ruffino Riserva Ducale del 1951, ne avevo comprate una decina di bottiglie per svuotare la soffitta di un vicino di mio papà. Pagate (tutte) circa 25000 Lire (poco meno di 13 Euro) e malgrado fossero mal conservate e dimenticate, un paio di queste, una volta aperte, si sono rivelate fantastiche.
RP: Ultima domanda: se si allagasse la tua cantina e dovessi salvare un’unica bottiglia, quale sceglieresti?
S: Se si allagasse di vino, comprerei una cannuccia sufficientemente lunga. Altrimenti salverei una bottiglia di Merlot del 1975 imbottigliata ed etichettata da mio papà, conservata per me negli anni. Non ha nessun valore commerciale, anzi, parliamo di vino “di damigiana” ma un grande valore affettivo per me.
RP: Grazie mille Simone, è stato davvero un piacere parlare con te. Non vediamo l’ora di cominciare l’anno nuovo e vivere con te questa grande nuova avventura. A presto!
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Come fare per iscriversi al corso? Semplice, compila il form qui sotto, contattataci a info@ristoranteprincipessa.com o visita il nostro sito web QUI. Ricordatevi che i posti sono limitatissimi!